Educazione alimentare
Spesso da genitori ci chiediamo come porre rimedio a particolari situazioni relative al comportamento dei nostri bambini senza però analizzare fino in fondo il motivo di tali comportamenti o abitudini.
Per capire bene questo concetto è fondamentale mettersi in discussione in prima persona proprio perché siamo noi genitori a dare l’esempio ai nostri figli.
L’educazione alimentare, e di conseguenza le abitudini alimentari, si acquisiscono sin dai primi anni di vita e i bambini inevitabilmente assumeranno l’atteggiamento presente in famiglia.
È molto probabile che un bambino che vive in un ambiente obesogeno sviluppi una condizione di obesità con il rischio molto elevato di sviluppare anche altre patologie come il diabete.
Ma non è mai troppo tardi per rimediare.
Nel momento in cui ci rendiamo conto che le nostre abitudini sono sbagliate e ci hanno portato in condizioni di sovrappeso, obesità o condizioni patologiche legate ai vari processi metabolici e che le stesse abitudini le abbiamo trasmesse ai nostri figli, possiamo cambiare dando noi per primi l’esempio.
I bambini infatti apprendono dal nostro modo di fare, è comune l’esempio del genitore che fuma e dice al proprio figlio che fumare è un’abitudine dannosa.
Quel bambino avrà sempre un esempio sbagliato a cui molto probabilmente si appellerà per giustificare a sé stesso per l’inizio dell’attività tabagica.
Non facciamoci prendere dall’ansia quindi e vediamo come correggere il tiro e iniziare il ‘’cambiamento’’ che porti tutta la famiglia ad adottare comportamenti sani.
Educazione alimentare: i comportamenti sani da adottare
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Iniziare facendo un’attenta valutazione degli alimenti che abbiamo in dispensa. Sono alimenti sani? Quanto cibo spazzatura? Come sostituire quegli alimenti sbagliati con alimenti sani? Pratichiamo quindi, un’educazione alimentare sana e consapevole.
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Quando facciamo la spesa coinvolgiamo i nostri bambini, andiamo al supermercato ma anche in fattoria, nei campi, dagli agricoltori più vicini. Visitiamo gli apicoltori per vedere come si fa il miele, i frantoi per vedere come si realizza l’olio e così via. Tutto questo affascina e coinvolge i bambini, parliamo loro delle origini degli alimenti, della stagionalità, ne rimarranno piacevolmente coinvolti.
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Coinvolgiamo i bambini anche nella preparazione dei pasti, facciamoli rendere conto di come una materia prima si trasforma e diventi il piatto preferito evitando di metterli davanti a piatti pronti dove non si capisce di cosa sia composto il piatto e quali siano gli ingredienti che ne fanno parte.
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È indispensabile avere pazienza senza forzare la mano. Se fino a oggi abbiamo avuto un comportamento sbagliato in fatto di alimentazione, nel momento in cui decidiamo di cambiare non possiamo ottenere tutto e subito.
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Evitare assolutamente di sgridare i bambini se non mangiano la verdura che prepariamo o la frutta durante gli spuntini. Ci vuole tempo per cambiare le abitudini. Iniziamo a portare sempre a tavola frutta e verdura e a mangiarla noi per primi. Giochiamo con i colori, gli odori delle erbe aromatiche e delle spezie, la consistenza data dai metodi di cottura e così via. Allestiamo sempre tavole ricche di contorni di verdure colorate e profumate belle da vedere e buone da gustare.
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Abituiamo i bambini a fare sport senza costringerli. Facciamo scegliere loro lo sport preferito e magari iniziamo insieme a loro. Fare delle belle passeggiate giornaliere è un buon inizio ma anche fare qualche corsetta, una partitella a calcio, andare a nuotare insieme sono ottimi inizi.
Ricordiamoci dunque che i bambini si comportano, crescono e si accrescono nel modo in cui la famiglia dà l’esempio.