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Disturbi del comportamento alimentare 

Ombra

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono:

Condizioni patologiche descritte nel manuale diagnostico delle malattie mentali (DSM IV R)
Disturbi psichiatrici
Di natura patogenetica ancora incerta
Definiti dal punto di vista diagnostico e clinico

 Curabili ma non raramente con andamento ricorrente o cronico
Spesso associati a comorbidità psichiatriche e mediche
Ancora sottodiagnosticati


Epidemiologia dei disturbi del comportamento alimentare (DCA)
Rappresentano uno dei più comuni problemi di salute in adolescenti e giovani adulti, soprattutto nei Paesi Occidentali.
Più frequenti nel sesso femminile.
Età di esordio per l’anoressia e la bulimia tra i 15 e i 19 anni.
Età di esordio dei BED (Binge Eating Disorder) ha ampio intervallo: dall’infanzia alla terza età.


L’insorgenza dell’anoressia nervosa avviene tipicamente in età adolescenziale, dalla prima
adolescenza ai 20-25 anni, con una distribuzione bimodale che mostra due picchi, a 14,5 e a 18 anni.
Sono descritti però anche casi ad insorgenza tardiva oltre ai 30 anni.
La prevalenza nella fascia di popolazione femminile più a rischio (12-25 anni) varia dal 10 al 20%
Il DSM-IV riporta, per l’anoressia nervosa, tassi di prevalenza globale pari allo 0,5%-1%.
L’anoressia nervosa è più frequente nel sesso femminile con un rapporto femmine/maschi di circa 10:1

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ANORESSIA NERVOSA (AN)
Definizione
Anoressia = mancanza di desiderio (perdita di appetito).
Il DSM IV recita che il termine anoressia è inappropriato perché è rara la perdita di appetito.
AN comporta un disturbo dell’immagine corporea e una ricerca inflessibile della magrezza.
Nel passato, malattia delle classi sociali superiori. Oggi, malattia che trova sostegno nei modelli
culturali di magrezza.
Il suo esordio si ha tra i 10 e i 30 anni, nell’85% dei casi tra i 13 e i 20 anni.
L’AN insorge raramente prima della pubertà, se accade è una forma molto più grave ed è associata
a disturbi mentali.
Prognosi migliore 13 – 18 anni età media 17 anni.
Si fa diagnosi quando:
Rifiuto di mantenere il peso corporeo al livello minimo normale per l’età e la statura o al di sopra di esso.
Intensa paura di aumentare di peso o di ingrassare, pur essendo sottopeso.
Nella fanciullezza o prima adolescenza può esserci una difficoltà a raggiungere il peso previsto.
L’indice di massa corporea è inferiore a 17,50.
Disturbi nel modo di sentire il peso e le forme del proprio corpo, influenza indebita del peso e delle
forme del corpo sulla valutazione di sé o diniego della gravità della perdita di peso in atto
Nelle donne che hanno già avuto il menarca, amenorrea con assenza di almeno tre cicli mestruali
consecutivi.
Sintomi:
Stipsi, dolori addominali, intolleranza al freddo, letargia o eccesso di energia, ipotensione,
ipotermia, secchezza della pelle, lannugo (peluria sul corpo), problemi cardiaci, perdita di denti,
perdita di capelli, ipertrofia delle ghiandole salivari (in particolare delle parotidi), anemia,
insufficienza renale, osteoporosi.

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BULIMIA NERVOSA
Definizione
Bulimia nervosa = fame da bue
Episodi ricorrenti di abbuffate compulsive seguite da comportamenti ricorrenti impropri di
compenso indirizzati a prevenire aumento di peso, come: vomito auto-indotto, abuso/uso
improprio di lassativi, diuretici, clisteri o altri farmaci; digiuno; esercizio fisico, ecc.
Alterata percezione del peso e della propria immagine corporea: la valutazione di sé è
indebitamente influenzata dalle forme e dal peso del corpo
Per fare diagnosi di bulimia nervosa si devono verificare almeno due episodi di abbuffate e di
comportamenti compensatori inappropriati alla settimana per almeno tre mesi.
Per abbuffata o crisi bulimia si intende la quantità di cibo di qualunque tipo che in due ore un
individuo riesce ad ingerire maggiore di quella di altri individui nella stessa circostanza, sono escluse
feste e ricorrenze.
Le crisi avvengono in solitudine e sono caratterizzate dalla rapidità dell’ingestione del cibo,
l’individuo continua finché non si sente così pieno da star male. La crisi è preceduta da umore
disforico, lo spiluccare durante la giornata non è un’abbuffata.
Sintomi
I sintomi sono molto vaghi:
depressione, impulsività, dipendenza da sostanze, comportamenti sessuali promiscui,
automutilazione (spesso questi pazienti si infliggono ferite apposta e provocano anche una certa
soddisfazione), atteggiamento ossessivo o perfezionista, relazioni sociali disturbate per la continua
preoccupazione del cibo.
Esistono due sottotipi: quelli con condotta di eliminazione e quelli senza condotte di eliminazione.
Sottotipo con condotte di svuotamento: la persona si è provocata frequentemente il vomito
o ha usato frequentemente in modo improprio lassativi, diuretici o clisteri
Sottotipo senza condotte di svuotamento: la persona ha usato altri comportamento
impropri di compenso, come il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo, ma non si è provocata il
vomito né ha usato frequentemente in modo improprio lassativi, diuretici o clisteri.

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DANAS (Disturbi dell’Alimentazione Non Altrimenti Specificati)
Quadri clinici in cui si ritrovano alcuni ma non tutti i sintomi che la comunità scientifica ha convenuto
necessari per la diagnosi medica di anoressia o di bulimia
Una diagnosi di DANAS non implica necessariamente una gravità minore rispetto ad una diagnosi di
anoressia o di bulimia
Rappresentano un campo esteso e mal definito

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Binge Eating Disorders (BED)
Disturbo di alimentazione incontrollata
Nel DMS-IV ancora classificato come un DANAS.
Nel 1990 è stato proposto di considerare il BED come sindrome autonoma.
Il DSM-IV ha accolto la nuova sindrome in via provvisoria.
È accettata come categoria nosografica indipendente nell’attuale classificazione nel DSM-V.
Quadro clinico che suscita interesse crescente per i suoi legami con l’obesità.
Binge Eating Disorders/Obesità: diagnosi differenziale
Obesità più grave e ad esordio più precoce
Ricorso più frequente e precoce a diete ipocaloriche
Indici più elevati di psicopatologia (depressione, abuso di sostanze, disturbi d’ansia, immagine
negativa del corpo)
Dal 2% al 40% delle persone obese specialmente donne e soprattutto quelle che si sono sottoposte
a diete drastiche ripetute, presenta il quadro di sintomi che definisce il Binge Eating Disorder.

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