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Alimentazione e sport

Stretching Fitness

Quando parliamo di nutrizione in ambito sportivo dobbiamo sempre precisare una cosa molto importante, lo sportivo che necessita di un piano personalizzato è solo ed esclusivamente lo sportivo professionista.

Ogni altra persona che pratichi sport a livello amatoriale anche se assiduamente non ha bisogno di piani specifici ma è sufficiente attenersi a una dieta sana ed equilibrata.

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Pericolo cachessia

La cachessia è una condizione metabolica che vede l’indebolimento dell’organismo quando le risorse energetiche non sono sufficienti per compiere un determinato lavoro/allenamento.

L’energia, quindi, viene ricavata sai dal tessuto adiposo (dimagrimento), sia da quello muscolare (cachessia) con conseguente impoverimento della massa muscolare e quindi l’effetto contrario a quello desiderato da chi magari si allena per scolpire il proprio corpo.

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L’importanza di calcolare il fabbisogno calorico giornaliero

Una persona attiva che pratica sport con assiduità ha sicuramente un dispendio energetico superiore a quello di una persona sedentaria quindi la prima valutazione che un nutrizionista deve fare (è indispensabile affidarsi sempre ad un professionista sanitario) è quello del calcolo del fabbisogno calorico giornaliero in modo da stilare un piano alimentare su misura e nutrizionalmente corretto.

È fondamentale calcolare il giusto apporto dei nutrienti poiché ognuno di essi ha un ruolo chiave nell’organismo anche ai fini della pratica sportiva.

  • carboidrati ad esempio hanno funzione energetica e sono indispensabili per dare l’energia necessaria a compiere l’esercizio fisico, è quindi importante assumerli qualche ora prima di praticare l’attività sportiva.

  • Le proteine hanno il compito di costruire le molecole indispensabili al funzionamento dell’organismo, riparare i tessuti e farli crescere ecco perché sono necessarie anche per l’accrescimento muscolare.

  • I grassi hanno sia funzione energetica che strutturale e sono importanti per la costituzione delle membrane cellulari.

  • Vitamine, minerali, acqua e fibre svolgono il ruolo di lubrificati e facilitatore di processi metabolici.

Questi nutrienti devono essere ripartiti nel piano alimentare in percentuale tra di essi per fornire il miglior stato nutrizionale possibile e permettere un buon allenamento.

I carboidrati per esempio devono costituire il 55/60% circa della dieta e devono essere prevalentemente complessi (integrali), le proteine il 10/15% circa (circa 0.8g x kg di peso corporeo) prevalentemente di origine vegetale e solo in minima parte di origine animale e 25/30% di grassi per 2/3 mono e polinsaturi.

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Quando si stila un piano alimentare per chi pratica attività sportiva è importante farlo in base al tipo di sport praticato, la prima sostanziale differenza sta negli sporti aerobici e in quelli anaerobici, sport che prevedano una resistenza o sport che prevedono un intenso sforzo fisico e così via.

È chiaro dunque come un piano alimentare sia strettamente personalizzato e non possa andare bene per tutti indipendentemente.

In linea generale però, ci sono alcuni consigli che possono andare bene per tutti:

  • Mangiare almeno 3 ore prima dell’allenamento introducendo anche i carboidrati poiché fondamentali per l’energia necessaria a svolgere gli esercizi

  • Idratarsi correttamente bevendo prima, durante e dopo l’allenamento

  • Consumare frutta fresca di stagione dopo l’allenamento per reidratare l’organismo e rifornirlo di minerali e vitamine.

  • Affidarsi sempre a un nutrizionista o professionista sanitario e non a figure abusive non specializzate per essere seguiti dal punto di vista nutrizionale.

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